mercoledì 27 febbraio 2013

Michel Vaillant - Adrenalina blu. La leggenda di Michel Vaillant

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Michel Vaillant e' uno dei piloti piu' grandi della storia, forse il più grande in assoluto. Sfida le leggi della fisica e della logica senza paura di apparire ridicolo agli occhi dello spettatore tutto sommato facendo anche una discreta figura. Certo, la trasposizione cinematografica del fumetto nato nel 57 a opera di Jean Graton, non e' stata delle piu' semplici da realizzare e in diversi momenti il film mostra la corda restando pero', sempre piuttosto godibile e ancora aderente al fumetto da cui trae origine. Magari più per gli occhi di un appassionato in quanto, se lo spettatore non conosce un minimo le regole delle gare endurance (la 24 ore di Le Mans) rischia inevitabilmente di perdersi un attimo nei meandri della sceneggiatura di Luc Besson, in questo caso insolitamente ma necessariamente complicata nella seconda parte del film.

Una delle cose migliori del film, oltre a una Diane Kruger in splendida forma, non solo fisica (l'avremmo tutti ammirata l'anno seguente nel piu' celebre Troy di Petersen) è di certo la fotografia che pare proprio risentire di benefici influssi Bessoniani, magari fin troppo patinata per dare l'idea di esasperate auto da rally o da endurance, ma assolutamente piacevole sia all'occhio dell'appassionato che a quello del profano. A tal proposito fara' un po' girare le palle scoprire che le Vaillant da rally altro non sono che delle Peugeot 206 WRC ben mascherate sia nel frontale che in coda in modo tale da farle risultare (semi)irriconoscibili. Di certo alcune scene hanno una credibilita' prossima allo zero, tra tutte, quella in cui Michel Vaillant (Sagamore Stévenin, niente male qui ma poi ne ho perso le tracce) vuole dimostrare, forse in un impeto di vanita' fuori controllo, di conoscere la pista di Le Mans cosi' bene, da poterla percorrere a oltre 300 km/h a occhi chiusi, scena irreale si, ma assolutamente degna di nota: Lui e Julie Wood (Diane Kruger) si recano alla pista nottetempo a bordo di una bestiale Pagani Zonda blu Francia (e ti pareva), lei li per li non capisce poi, il grandissimo Vaillant le dice "Mettimi le mani sugli occhi e chiamami solo i cartelli dei 100", (nelle gare endurance dopo ogni cartello dei 100 c'e' una curva), lei lo fa e se la fa (addosso dalla strizza), assolutamente irreale e proprio per questo, eleggibile a "scena madre" dell'intero film. Anche se a dir la verita', di scene leggendarie il film e' zeppo, come quella dove i due piloti della Vaillant si trovano a correre in autostrada con le due Vaillant da corsa (provocando quasi il capottamento di una ignara 2 CV a causa dello spostamento d'aria durante il sorpasso!) o ancora, l'entrata in pista delle Vaillant stesse proprio negli ultimi secondi, attraverso la celebre sezione del circuito chiamata "Virage Porsche". Vale la pena ricordare che le scene della 24 ore di Le Mans, sono state girate durante l'edizione del 2002 iscrivendo due auto, appositamente per la produzione, che hanno regolarmente partecipato alla gara, anche se la Leader (la scuderia storicamente rivale della Vaillant) ha rotto il cambio poco prima della fine.


Guardando questo film mi sono preso una parziale rivincita nei confronti del fatto che durante l'infanzia potevo solo sognare di leggere gli albi di Michel Vaillant perché in Italia la loro diffusione e' stata piuttosto limitata e in ogni caso fuori della mia portata che ho sempre dilapidato tutti i miei averi in auto, (a quell'epoca erano BBurago e Polistil in scala 1/24 e 1/18).

Sceneggiatura: Luc Besson
Cast: Sagamore Stévenin, Peter Youngblood Hills, Diane Kruger

Trama
Michel Vaillant (Sagamore Stévenin), è un assurdo pilota in grado di vincere con ugual facilita' sia nei rally  che in pista ed insieme al suo compagno di scuderia Steve Warson (Peter Youngblood Hills) decide di  partecipare con la Vaillante alla 24 ore di Le Mans, correndo così non solo contro le automobili più forti, le  Leader, ma soprattutto conto l'avversario/a di sempre: Ruth Wong (Lisa Barbuscia) figlia del fondatore della  scuderia Leader nonche' attuale ambiziosissima proprietaria.
Già questa potrebbe essere una miscela esplosiva, ma aggiungiamo che il pilota della Leader, Bob Cramer  (Francois Lavental), ha provocato un incidente che ha causato la morte di un compagno di Michel, che la sua  vedova, Julie Wood (Diane Kruger), ora corre con la Vaillante, decisa a mantenerne vivo il ricordo, e  che la signorina Wong pur di vincere la 24 ore sarebbe disposta tutto, ed il risultato assumerà ulteriori toni tragico/grotteschi.
Max Bramante















5 commenti:

  1. questo appena possibile me lo devo vedere coi figli! grazie Max! :)

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    1. Figurati Roby, il mio consiglio prima di vedere questo film è: ignora la recensione del morandini e focalizza bene sulla mia, le scene action rispettano in pieno le premesse del subtitle italiano. Prossimo film da recensire: Poliziotto Sprint.

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  2. non è per questo genere di film che consulto il dizionario... ottima la prossima scelta!

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  3. Fa scintille il film, esattamente come la Vaillant e la Leader che si "sportellano" nella locandina, pura letizia per gli occhi dell'appassionato :-)

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  4. Grazie, intanto se vuoi lascio un gustoso assaggio di Michel Vaillant http://youtu.be/SDyCWNJC3kw

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