martedì 19 luglio 2011

Arsenic and Old Lace - Arsenico e vecchi merletti

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E' la versione trasposta in film di una commedia nera teatrale omonima, autore Joseph Kesselring, che ebbe grandissimo successo a Broadway. Non facile quindi cimentarsi nel confronto, ma qua parliamo di Frank Capra e il risultato, inevitabilmente, è eccezionale. Olimpo, lo dico subito, poi ho un debole per il Cinema che fa Teatro, lo dico spesso.

Mortimer Brewster (Cary Grant, brillantissimo!) è un giornalista/scrittore di successo, noto per aver scritto un libro che è un inno alla scapolaggine. Nonostante ciò, si sposa con tutte le attenzioni all'essere in incognito, con la splendida e giovane Elaine (Priscilla Lane, veramente un gioiellino). Tornato a casa dalle due zie Martha (Jean Adair) e Abby (Josephine Hull) con cui è cresciuto scopre che queste. donne pie e premurosissime con qualsivoglia ospite passi per la loro casa, attuano una "curiosa" forma di eutanasia. Hanno un annuncio per affittare una delle loro camere, sempre esposto ma nessuno mai ha risieduto con loro. Quelli che si presentano sono sempre uomini soli, coi loro problemi, e le due beghine pensano bene ogni volta di "omaggiare" il candidato di una dolce morte con del vino avvelenato (oddio, proprio dolce morire col cianuro non è...). Provvederanno poi anche ad una degna sepoltura in cantina, con tanto di cerimonia funebre rispettosissima. Complice involontario un fratello di Mortimer, Teddy, pazzoide bizzarro ma non pericoloso, che crede di essere Roosevelt e chiama gli scavi nella cantina "il Canale di Panama", mentre invece servono da tumulo alle sue zie. Nessuno mai s'è accorto di nulla, nessuno s'è mai sognato di andare da loro a reclamare quelle sparizioni, di uomini che effettivamente nessuno forse cercava. Non se n'è mai accorto Mortimer, Teddy è uno stonato, i poliziotti sempre lì nemmeno... A completare il quadretto di Famiglia Incasinata il ritorno a casa di un altro fratello di Mortimer, Jonathan, un pluriomicida si scoprirà, che ha al suo seguito l'amico e chirurgo plastico Einstein che ha manipolato Jonathan in modo da farlo somigliare a Frankenstein (fu proprio il noto film a dargli l'idea). I due sinistri personaggi hanno anche loro, come le zie, un cadavere di cui liberarsi. Ecc...

Commedia nera, talmente tale che inevitabilmente un pensierino alla Famiglia Addams sfugge di mano, in particolare nelle numerose inquadrature del cimitero con per sfondo il Ponte di Brooklin, solo "luogo romantico" dove s'incontravano all'aperto Mortimer e Elaine. Turbinio di eventi a velocità altissima così come alta è l'imprevedibilità di quanto può avvenire. Attori tutti eccezionali di chiara scuola teatrale, interpretano tutti personaggi per i quali la normalità si chiama, nel migliore dei casi, Bizzarria. Questo è uno di quei casi dove t'inchini di fronte a tutto, e soprattutto alla geniale sceneggiatura che riesce a far ridere con un gusto macabro senza alcun abuso, né uso, di volgarità e senza utilizzare giochi di parole, tanto che il doppiaggio non perde una sola goccia della carica umoristica irresistibile del film.

Ci sono certo numerose battute, episodiche e a tormentone. Su queste ultime il bravo Teddy, che suona la carica con la tromba ogni volta che deve salire le scale, la fa da padrone. E' però l'insieme della vicenda che fa tenere la bocca aperta in costante stupore. Il sentimento dello spettatore che assiste al tutto è riassumibile in una parola: Sconcerto. Inutile dirlo: le due zie beghine e killer seriali sono molto più matte di Teddy, solo che lo sono di una pazzia involontariamente, sinceramente mascherata da buonismo perbenista che le rende insospettabili, al punto che nemmeno una loro candida confessione alla polizia, fatta come se si parlasse della colazione consumata alla mattina, le rende imputabili. Loro stesse non immaginano di compiere reati gravissimi, si sentono delle benefattrici!

Forse è eccessivo pensarlo, ma come nel recentemente visto "La vita è meravigliosa" a mio parere qualche "messaggio sociale" (notare le virgolette) non manca anche qua. Comincio a credere sia una costante di Frank Capra, geniale regista con un occhio attento anche a quanto avviene oltre il set. Concordo appieno con wiki: "... Lo spunto satirico della trama, che gioca sui rituali sociali e allude con ferocia al problema della solitudine degli anziani, è sviluppato da Capra con molto humour, ma anche con leggerezza e con un pizzico di malizia.". Tremate voi che avete beghine pie e devote come vicine! Potrebbero nascondere nelle loro flaccide carcasse personaggi di spietata, perché inconsapevole, pericolosità. C'è un detto di un famoso saggio indiano, tale Nagasena, scritto nel libro "I dialoghi del Re Milinda", antico testo indiano del quale possiedo una rara copia in italiano, che spiega come sia più pericoloso impugnare una palla rovente per uno che non sa di bruciarsi che non per uno che lo sa. Più o meno eh, non lo ricordo testuale. E' tra le cose che meglio ricordo di questo libro e mi ha mutato forma mentis. L'omicida colposo/inconsapevole è più pericoloso, potenzialmente, dell'omicida "professionista", questo se ne deduce, ma lascio ad ognuno una riflessione, approfondita quanto vuole, del concetto. Lo sconcerto di Mortimer, tornando al film, è lo stesso dello spettatore, che ride della situazione, ride delle due tremende zie, non sa quasi da che parte stare e questo è davvero assurdo. Cosa ha portato poi le due zitelle a diventare così? Quale curiosa distorsione della dottrina cristiana le ha spinte a tanto? Va detto che nella Bibbia, testo molto più seguito dai protestanti che dai cattolici, almeno l'Antico Testamento, contiene ogni genere di omicidio e strage, dalle più efferate e inutili (l'iradiddio non si discute) a quelle con un movente più terreno, per cui insomma, travisare non è nemmeno così strano. Risposte precise non ne arrivano, diciamo che, al limite, la società nel suo complesso una minima attenzione a chi vive in modo isolato la deve dare, per il bene comune, magari senza essere troppo invasiva della privacy.

Non ho aggettivi per questa meraviglia, chiudo semplicemente con un "IMPERDIBILE!".

p.s.:
Se riuscite a trovare quel libro lo consiglio tam quam il film. Quasi interamente in forma dialogica ad eccezione di apologetiche pagine iniziali di presentazione dei "contendenti", è la semplice e istruttiva dialettica con cui si confrontano appunto il citato Nagasena e il re greco Menandro (Milinda in sanscrito), personaggi realmente esistiti anche se qua un po' mitizzati. Parte dell'India nell'antichità fu realmente sotto il dominio dei greci. E' considerato uno dei testi più importanti, per quanto sia breve, dove si confrontano, e nelle loro origini, la filosofia orientale e quella occidentale. Tra l'altro è anche una lettura piacevolissima, si legge come un romanzo.

Robydick


26 commenti:

  1. adoro questo film. L'avro' visto almeno 10 volte e non mi arrendo ancora!

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  2. ciao cri! ah lo guarderò altre volte anch'io... :)

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  3. wow! oggi film + libro. grandissimo roby.
    inutile dire che il film è spettacolare.
    mi fa venire in mente il famoso caso della Saponificatrice di Correggio... chissà se c'è stata qualche ispirazione!

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  4. hai visto frank che kULtura? ahah!
    oh ma anche te... non sapevo della saponificatrice, 'mmazza che storia. mi son salvato la pagina wiki che me la leggo con calma stasera, ottimo collegamento però, decisamente attinente. ha ispirato molte opere tra le quali un film italiano che mi sono subito segnato, "Gran Bollito" di Bolognini.

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  5. io ho scoperto questo caso assurdo visitando il museo criminologico di Roma (se ti capita è davvero interessante!). il film ricordo di averlo segnato tempo fa, e forse non lo vidi per la scarsa qualità del video. ora ci riprovo pure io ;)

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  6. Fantastico stupendo...decisamente Olimpo!

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  7. ci andrò di sicuro frank, tra l'altro me ne hanno già parlato in un altra rece di quel museo, forse napoleone, quando non ricordo "chi" di solito è lui :)

    laura, un abbraccione forte forte! :***

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  8. ahahah! adriano, ocio che poi qualcuno cercherà di rinchiuderti in un manicomio :D
    non avrai mica anche te un "canale di panama" in cantina spero...

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  9. Ohi Roby, qui non si scherza davvero, ottima recensione di un altro grande capolavoro! Si dice sia il film meno "capriano" e pure che Grant all'epoca non fosse soddisfatto di se stesso: pazienza, noi non siamo d'accordo, vero? Anche a me piace molto il cinema-teatro, qui oltretutto, con il ritmo indiavolato della storia, quasi nemmeno ci si accorge che tutto si svolge in una stanza e neanche che gli ultimi 20 minuti sono privi di colonna sonora. E pensare che il film dura ben 2 ore, un record! Olimpo meritato naturalmente, ormai è un classico della commedia noir che non ha età.
    L'uscita fu ritardata di oltre 2 anni, sia perché non danneggiasse lo spettacolo teatrale omonimo ancora in replica per il grande successo, sia per l'assenza di Capra, impegnato nei suoi famosi documentari di guerra. Splendide la fotografia in B&N e le immagini che ne hai ricavato, però mi manca quella del giardino delle zie con gli alberi che perdono foglie come nevicasse e New York sullo sfondo... scherzo!
    A proposito, ma Teddy non era un fratello delle zie (insomma, uno zio anche lui in qualche modo...) piuttosto che fratello di Mortimer? Urge rivedere il film!
    Grazie Roby, ma guarda che di Capra ne attendo ancora qualcuno, eh!

    P.S.: La storia della saponatrice Cianciulli la ricordo e "Gran bollito" l'ho visto: non è certamente il film di Bolognini che preferisco, ma trovo geniale la trovata di far interpretare le parti delle saponette a tre attori, che sono nientedimeno che Alberto Lionello, Max Von Sidow e Renato Pozzetto. Piacerebbe anche a me una visitina al museo del crimine di Roma, me ne ricorderò. Per il momento ho visto solo quello di Londra, con le ricostruzioni delle scene dei crimini pìù efferati e famosi, forse poco scientifico, ma mooolto suggestivo...

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  10. noi non siamo d'accordo con Grant! confermo :)
    confermo anche che Teddy era il "fratello", o meglio, come poi si scoprirà nel finale...
    ne arriveranno ancora diversi di Capra, ma anche di altri che so che te (che commenti) e orsonmic (che è lettera morta... ahah!) apprezzate molto.

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  11. dimenticavo: io a londra vidi il museo delle torture, non so se è lo stesso che dici te. e pensare che ai tempi non amavo nemmeno l'horror

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  12. ... quindi urgentissimo rivedere il film per convincermi...
    Confermo, mi sa che Mic fino a ferragosto rimarrà in letargo.
    Il museo di Londra che ho visto io è (o era) a sud del Tamigi, per intendersi nella zona al di là del Tower Bridge rispetto al centro storico. Le ricostruzioni sono fatte con modelli di cera, probabilmente è un'appendice di Madame Tussauds.

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  13. grazia ma gli orsi non vanno in letargo in inverno? mentre tu ripassi il film io faccio un giro sul national geographic, forse in epoca moderna anche i plantigradi hanno cambiato usanze... :D

    guarda, sono passati quasi 30anni... ricordo solo che il museo era appunto vicino al tower bridge, forse "dungeon museum" o qualcosa del genere

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  14. Hai ragione, il letargo, e non solo degli orsi, è usanza invernale... ma nel suo caso si tratta comunque di risparmio (o mancanza) di energie... Seriamente, è solo stanchezza. Prima o poi torna.
    Sì, il museo è quello. Come sai io non amo proprio l'horror fine a se stesso, sono invece affascinata dai misteri che si può tentare di risolvere. Mi sarebbe piaciuto studiare criminologia, chissà, con la moda di oggi magari avrei fatto carriera in TV... ;-)

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  15. un posto fisso a portapporta non te lo toglieva nessuno!

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  16. Ammazza, Gajarda pure Grazia! Bella rece Roby, ho ancora la vhs Warner da qualche parte. Grande, nei frame hai postato il mitico Peter Lorre, attore da me amatissimo. Che carriera, da Lang a Curtiz fino Corman. Mi fa impazzire nel bellissimo "Mad Love" (1935) di Karl Freund. Grande A' Gajardo!

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  17. aho belu' ma li conosci tutti! :)
    la prossima volta che grazia viene a milano, se non scappa peggio di cenerentola come suo solito verso il campo base friulano, la porto su da te per un pranzo o cena, promesso!

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  18. Mi fischiavano le orecchie. Tra me e me medesimo,mi sono detto,vado sul Blogger dei recensori e qui capii o capetti non so.
    Piu che letargo si tratta di distruzione fisica da calore/lavoro. In questi ultimi 2 giorni è diminuito il caldo ma il lavoro no. Peccato ma non me la sento. Mi riservo d'intervenire in futuro.
    P.s. se ci sono errori o casini abbiate pietà è il mio primo messaggio con un cellulare.
    Orsonmic.

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  19. ciao michele qua si scherza, lo sai :)
    va bene tutto, vieni quando vuoi e puoi!

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  20. Belushi, ma che stamo a scherzà? da ste parti a gajardia ce l'avemo nel sangue, no?
    Roby, accetto con piacere l'invito, magari si ritorna dalle parti di viale Sarca a far visita al sor Luciano!
    P.S.: ci contavo aulla fischiata di orecchie per Mic, almeno un segno, seppur debole, di vita lo ha dato...

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  21. devo colmare questa lacuna, l'ho già messo in lista XD di capra ho visto accadde una notte, davvero magico...vediamo se è bello come dici provvederò ad approfondire l'argomento :)

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