domenica 21 marzo 2010

London to Brighton

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Due donne. Joanne è una ragazzina minorenne giovanissima in panico, viene chiusa nel bagno di un bar da Kelly, una più grande, con un viso pesto, che se ne prende cura. Kelly esce a fare una marchetta per procurarsi i soldi per il treno. Torna con qualcosa da mangiare, e comincia la fuga. Prima tappa Brighton, da un'amica di Kelly.

Intanto il protettore senza scrupoli di Kelly viene convocato da un boss giovane e spietato che gl'impone di trovare le 2 fuggitive. Lo fa con argomenti convincenti. Inizia la caccia. Il finale sorprenderà.

Ritratto di backgrounds londinesi spietati. Ambiente della prostituzione cinico e violento. Assenza di pietà, sentimento che avrà brevi accenni.

Film pluripremiato in festival cosidetti minori e spesso "maggiori" di altri, nei quali opere prime ed indipendenti come questa riescono a trovare un meritato spazio. In Italia non è uscito, non è una novità.

IL FILM E' DAVVERO ECCEZIONALE !
Velocissimo, girato quasi tutto a spalla con alcuni piani sequenza di altissimo livello, quando rallenta carica la molla. Considerati i pochi mezzi, la qualità della fotografia stupisce.
Tensione, terrore e disperazione, con la dolcissima fanciullezza di Joanne che tiene legato questo ambiente degradato ad un'umanità che sembra aver dimenticato. Lei e Kelly due bicchieri di plastica vuoti gettati in un vento di tempesta, condannate a correre. Poche le scene "dure" riprese direttamente, poco sangue e non per questo non inorridisce, anzi. Il più si deve immaginare, capire, dietro una porta socchiusa, da urla che arrivano lontane e stringono il cuore, dalle storie dei personaggi e da quello che gli accade... grande!

Giovane regista questo Paul Andrew Williams che va seguito con attenzione, ha già un suo stile definito, in una nicchia non facile. Ammicca a Meadows il quale, sono sicuro, apprezza.

Assolutamente da vedere.

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