lunedì 22 marzo 2010

Big Bang Love, Juvenile A

3
Il titolo originale è ancora più misticheggiante: 46-okunen no koi. Significa "4,6 miliardi di anni d’amore".

La trama viene introdotta dalla lettura di un testo che spiega come, se distanti anni luce dalla terra, sia possibile vedere la stessa e quanto vi è accaduto migliaia di anni prima.
Un incipit che pare a sé stante, seguito da un anziano che parla ad un adolescente su cosa occorre per definirsi uomo. E quindi? Com'è logico attendersi, un ballerino tatuatissimo inscena una (fantastica!) danza forsennata con chiari richiami alle arti marziali. Tutto avviene come in un sogno.

A capitoli successivi introdotti da una voce fuori campo assistiamo all'apparente omicidio per strangolamento perpetuato in carcere da Jun nei confronti di Shiro. Totalmente immotivato, seguiremo le indagini che porteranno a risultati sorprendenti e inattesi.

Jun è un ragazzo gay dai connotati estremamente femminili, finito in carcere perché ha ucciso un uomo che lo voleva violentare. Non si è limitato a difendersi, lo ha fatto a pezzi. Shiro invece è cresciuto in ambiente degradatissimo ed è, a dispetto di un corpo minuto, forte e violento, invincibile nella lotta. Shiro prende in carcere sempre le difese di Jun, ecco perché è incomprensibile il motivo dell'omicidio e perché l'indagine non si ferma ad una insensata confessione...

Film incredibilmente visionario, con fotografia ed inquadrature particolarissime. Il set è come un teatro a più palchi e la storia, che si svolge in un periodo di tempo linearmente molto ridotto, viene mostrata a cerchi concentrici, dal finale fino al nocciolo centrale, quando tutto diverrà chiarissimo. Una curiosa ambientazione fantasy rappresenta i dialoghi tra i due protagonisti, in assenza di tempo con 2 elementi di distorsione: una piramide ed un missile interplanetario. Il legame che li unisce non è sessuale, è semplicemente una Essenza di umanità fra 2 persone diversissime accomunate da un'Assenza di speranza se non quella di navigare nel tempo. Ma le interpretazioni di un film così originale, in ogni suo aspetto, sono molteplici.

Opera decisamente indescrivibile e meravigliosa! Da vedere assolutamente ed incantarsi.

p.s.: inedita in Italia, l'ho vista nella lingua per me più semplice tra le disponibili: in spagnolo. Pur non comprendendo ogni termine, l'ho goduta alla grande ugualmente. Un fatto nuovo per me.

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