mercoledì 27 gennaio 2010

Ju Dou

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Ju Dou, donna giovane e bella quanto povera, è stata data in moglie al proprietario di una tintoria. L'uomo è anziano e impotente, vuole un erede dalla donna e la incolpa degli insuccessi. La picchia, la maltratta con violenza invocando un potere totale su di lei, d'altronde l'ha comprata e come le bestie parimenti la tratta.

Nella stessa casa vive un nipote dell'uomo, più giovane, innamorato di Ju Dou, anch'egli molto maltratto dallo zio tirannico. Ju Dou avrà un figlio dal nipote, facendo felice il marito ignaro della cosa. Quando l'anziano resterà paraplegico gli riferiranno tutto, si vendicheranno, ma solo con lui, mentre agli occhi del paese tutto sembrerà come prima, anche se le voci cominceranno a correre.

Figura inquietante diventerà il bambino. Crescendo mostrerà un carattere molto taciturno e severo e la prima volta che lo si vedrà ridere sarà solo di fronte ad un uomo che muore.
Dopo la morte del paralitico le leggi vigenti in tema di successione, sia economica che affettiva, non daranno ai 2 amanti alcuna speranza per il futuro, e il bambino, che procurò loro una gioia illusoria, diventerà la loro maledizione.

Film tratto da un racconto che narra la vita nella Cina contadina intorno al 1920. Il governo cinese affiancò ad Yimou un co-regista al solo scopo di prevenire invece che curare: si parla di censura, ma non combinò niente e non capisco cosa avrebbe dovuto impedire, visto il periodo ritratto. Certo era un paese spietato coi poveri, ma quale in quell'epoca non lo era? Scandalizzarsi per la compravendita delle donne (e dei bambini), come se in altre parti del mondo non avvenisse (e purtroppo ancora avviene), non ha senso. Fatto sta che in Cina il film non è uscito e la sua produzione è stata completata in Giappone.

A noi invece questa perla è giunta! Io poi, lo confesso, amo quasi tutti i film di Yimou che ho visto, compreso questo che mi mancava. Solita bravissima (e bellissima!) Gong Li, m'ha fatto senso vederla violentata nel corpo, come se avessero preso a coltellate La Gioconda. Solita splendida fotografia, alcune scene nella tintoria mi hanno ricordato Sorgo Rosso, uno dei migliori di Yimou, con quelle sfumature arancioni che fanno molto Fuoco e Sole, Amore e Temperamento così come Dolore e Sofferenza.

In solo un'ora e mezza la storia di una vita. Trama molto pregna e toccante.
Film bellissimo assolutamente da vedere.

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