sabato 17 ottobre 2009

Under the skin

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Una telecamera sempre in spalla, sempre addosso più implacabile di un grande fratello, entriamo a fondo nella vita di Iris, ne tocchiamo la carne viva talmente a fondo da infastidirci, ne sentiamo l'affanno, le angosce, tutta la sofferenza che l'ha portata molto vicina al baratro dopo la morte della madre con la quale ha avuto un rapporto mai completamente compiuto.

Film semplicemente ed intimamente delizioso, ottima opera prima.
Per una trama più dettaglia consiglio la visione.

Senza voto l'interpretazione di Samantha Morton, s'è letteralmente immersa nel personaggio con tutta sé stessa, arte che diventa confine del realismo: memorabile. Serva d'esempio a tante inutili belloccie plastificate buone solo per fare massa decerebrata ai botteghini.
Il bel Cinema che piace a me, quello in cui la trama e i personaggi la fanno da padrone, ha bisogno di questo: attori ed attrici che dimenticano sé stessi e proiettano nel loro essere interamente chi devono interpretare. Iris un po' bambina, figlia, sorella, amante fedele e poi promiscua, dalle n-sfaccettature richiedeva questo. Persino di cantare una canzone a cappella, da sola, davanti a un pubblico silente.

1 commento:

  1. la Morton è geniale...l'ho vista in Elizabeth e in Control...ha un talento incredibile ed una bellezza lontana dai solit canoni...merita molta più fame di tante Barbie che recitano con la stessa maschera.

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