venerdì 1 settembre 2006

Non uno di meno

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Sono ancora commosso ed emozionato dalla bellezza di questo film, della sua affascinante e reale storia.

I personaggi e la trama, nello specifico, sono finzione, ma tutto è puramente basato sulla vera situazione delle scuole in Cina, di quelle delle zone rurali poverissime e sperdute negli spazi sconfinati di questo enorme paese.

Un maestro, per gravi motivi personali, deve lasciare per un mese la scuola dove 28 bambini, tutti assieme in classe, alunni delle varie elementari, seguono le lezioni. La scuola è una stanza fatiscente con un retrobottega che funziona da ufficio e da dormitorio, per l'insegnante e anche qualche allievo.

Il capo del villaggio non trova di meglio come supplente che una ragazzina di 12-13 anni. Nessun maestro accetta quel luogo disperso.
La ragazzina, inizialmente abbastanta scostante e indifferente, interessata solo al piccolo guadagno promesso, a causa in particolare delle vicende legate a un bambino che abbandona la scuola per recarsi in città diventa invece, pian piano, apprensiva ed efficiente, con un crescendo straordinario.... peccato non poter raccontare di più.
Commovente è la determinazione con cui andrà in città a cercare l'allievo perso e i risultati "particolari" che riuscirà ad ottenere.

Sono molto contento che l'italiano Leone d'Oro abbia coronato un film così.


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