giovedì 13 settembre 2007

Terra e Libertà

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Alla morte del nonno David la nipote, prima del funerale, va a caccia di ricordi. Troverà vecchi ritagli di giornali inglesi e spagnoli, lettere, oggetti, che riuscirà a ricomporre al punto da ricostruire la vita del nonno.

Scopre che nel 1936, allo scoppio della guerra civile in Spagna, David, sindacalista e socialista, con un avventuroso viaggio s'era unito come volontario alle milizie del POUM. I socialisti vinsero le elezioni quell'anno, ma immediatamente il generale Franco ordì un golpe contro il governo appena sorto, appoggiatissimo all'interno dai proprietari terrieri, da nobiltà e regnanti, dalla sacra romana chiesa e all'esterno dai fascisti italiani e i nazisti tedeschi. Per contro confluirono in Spagna comunisti ed anarchici da tutto il mondo, i quali però non riuscirono mai ad armarsi a sufficienza per contrastare i fascisti...

Il solo governo straniero che appoggiò i rivoluzionari fu quello sovietico, ma stalin, con un cinismo che non stupisce, in realtà agì contro di loro. stalin in quel periodo era intento ad accordi bilaterali al fine di scongiurare ogni coinvolgimento in una guerra ormai imminente (emblematico il famoso Patto Molotov-Ribbentrop) e temeva l'idealismo socialista degli spagnoli, le collettivizzazioni della proprietà terriera, ecc..., come cose che avrebbero messo in cattiva luce nella politica internazionale anche l'urss creando ostacoli agli accordi. Ordinò la formazione delle Brigate internazionali coordinate direttamente da membri del Comintern, le quali diventarono l'esercito ufficialmente riconosciuto dal governo repubblicano, ed imposero al POUM ed agli anarchici di sciogliersi. Nacque così una guerra "interna" tra i rivoluzionari che fu una delle principali cause della loro sconfitta.

Il film è bellissimo, fatto bene ed estremamente rigoroso dal punto di vista storico. David dopo il POUM passerà nelle brigate, convinto che fosse suo dovere d'iscritto al partito comunista, poi pentito tornerà con le milizie, tra le quali militava la spagnola Blanca della quale era innamorato e che ebbe grande influenza su di lui.

L'inevitabilmente drammatico e lungo finale comincia con una scena di grandissimo effetto, dove si riconosce il Grande Cinema di Loach "il rosso".

9 commenti:

  1. se non l'avessi visto..
    verrebbe voglia di vederlo...
    quasi quasi lo rivedo

    bravo roby

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  2. Beh sarà che ho studiato spagnolo...sarà che Ken Loach mi piace...questo film è molto commuovente e estremamente bello! Ma Roby...anche qua...non si può non commentare Terra e Libertà...GENTE SVEGLIA!

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  3. ahah! Laura, ti nomino "animatrice del blog" seduta stante :)

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  4. Grazie Roby...è ora del risveglio muscolareeeee....allora...su su un pò di filmetti di qualità...

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  5. Ma sai che m'hai fatto venire voglia di rivederlo pure a me? =)
    ..A proposito di cinismo sovietico, l'hai mai visto "Chekist" di Aleksandr Rogozhkin?
    Un film che è una mazzata.

    D.M.

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  6. ciao Domenico! ;-)
    no, quel film proprio mi è sconosciuto... metto in "check list" lavori, promesso :)

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  7. In effetti è un film misconosciuto (ma neanche troppo, fu presentato a Cannes, mi pare).
    Ebbe svariati problemi sia durante la lavorazione che alla sua uscita, perchè ipercritico con un regime il cui cadavere era ancora caldo. Ma è un'opera davvero devastante, un'eccezionale riflessione filosofica, a mio parere.
    Poi mi dici, eh... Voglio la recensione! ;)

    Lo stesso regista ha girato anche il bel "Kukushka" (tutt'altro registro), una decina d'anni dopo.
    A presto..

    D.M.

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  8. ah sicuro! recensisco sempre i film che vedo ;-)
    (tranne le porcherie che mi fanno vedere i figli al cinema, non ce la faccio proprio...)

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